Io, mio figlio e la nostra isola

Il luogo giusto per i nostri sogni

15 alle volte il modo migliore che trovo per farlo è con un'immagine. Questa è Golden Bay in una mattina di novembre, esprime quello che amo di più di quest'isola dove vivo attualmente. Ho appoggiato il telefono su di un gradino e mi ci sono seduto davanti, sperando che l'inquadratura (un po’ storta) e lo sfondo (magnifico), facciano il resto, mio figlio giocava lì vicino, costruiva un altro dei suoi castelli, un po' come ama fare il suo papà, magari davanti ad un computer, sognando, immaginando, poi lui si è avvicinato e mi ha abbracciato, facendomi sentire ancora un volta parte del suo mondo.

Il cielo azzurro, il sole, la spiaggia ed il mare, sono cose che potrebbero già bastare per giustificare la mia presenza in questo luogo, ma non basta. Di questo posto amo le opportunità che mi dà, il fatto di poter fare quello che mi piace fare, esattamente dove voglio essere. E tutto ciò al di là di quanto difficile sia cambiare paese, vita, abitudini ed adeguarsi ad una nuova cultura. Oggi è il Parents Day, i bimbi fanno festa e noi genitori si va a scuola a parlare con maestre e professori. 

Ero emozionato, come se l'esame fosse il mio mentre la teacher mi mostrava i quaderni di mio figlio, soddisfatto di quello che vedevo, ma anche di colloquiare con lei in una lingua che non è la mia, capendo quello che mi diceva ed interagendo, spero adeguatamente, una bella soddisfazione per uno che l'inglese si è messo a studiarlo a 44 anni, i miei figli non avranno questo problema, sono qui anche e soprattutto per questo. Le ho raccontato del mio mestiere di blogger, senza che mi guardasse di storto non capendo se sto scherzando o meno, del fatto che avendo un family travel blog talvolta i bimbi saltano qualche giorno di scuola, assicurandole nel contempo che non ce ne stiamo in piscina giorno e notte, che visitiamo chiese, musei e luoghi straordinari, che cerchiamo di integrare con mete istruttive quelle ore non trascorse sui banchi di scuola. 

Sono uscito da lì con il cuore pieno di gioia, non potevo fare a meno di correre sulla spiaggia, sedermi a gambe incrociate sulla sabbia, così come sono, con le mie scarpe da ginnastica ed i miei jeans, il sole sulla faccia e l'anima leggera a gustarmi questo momento, per poi raccontarlo in questa piccola storia, che è la mia vita vera su questo scoglio in mezzo al mare.

papà daddy blogger sulla spiaggia

Non ho mai sentito questa isola così mia come oggi, la mia isola che non c’è.


Fabio 


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